Secondo round del processo “Dirty Soccer”: tremano i club calabresi

Secondo round del processo sul calcio scommesse. L’inchiesta Dirty Soccer, condotta dalla Dda di Catanzaro, vede alla sbarra 49 tesserati e coinvolte 28 società. Nella tarda serata di ieri sono arrivate le richieste della Procura Federale della Figc. Mano pesante per le calabresi, ammenda di 30 mila euro e tre punti di penalizzazione previsti per il Catanzaro, da scontare nel campionato in corso, ammenda da 25 mila euro e due punti di penalità per la Vigor Lamezia, oggi in Serie D.
I procuratori federali, coordinati da Gioacchino Tornatore (vice di Palazzi), hanno ricostruito il sistema messo in piedi per gestire un giro di scommesse illegali che ha coinvolto società di Serie B, Lega Pro ed anche Serie D. Tra i club calabresi impegnati nel campionato dilettanti figura ad esempio il Montalto, per il quale sono stati chiesti 9 punti di penalizzazione e 3000 euro di ammenda e l’Hinterreggio (-2 punti).
Per quanto riguarda i tesserati, il calabrese Fabio Caserta, ex centrocampista dell’Atalanta rischia 3 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda. Per l’ex responsabile del mercato del Cosenza Calcio, il reggino Luigi Condò, sono stati chiesti 4 anni di inibizione e 60mila euro di ammenda. Rischia di chiudere in anticipo la carriera anche Domenico Giampà, oggi al Catanzaro, con i giudici che hanno chiesto 3 anni di squalifica e 50 mila euro di ammenda. Pena più lieve, invece, per l’ex Ds della Vigor Lamezia, Fabrizio Maglia, per lui la richiesta è di 6 mesi di squalifica e 10 mila euro di ammenda. Richieste pesanti, ora si attende la sentenza che con ogni probabilità arriverà la settimana prossima.