Il salame crudo di Albidona

E’ prodotto nel classico periodo riservato al rito del maiale e cioè nei mesi da Dicembre a Febbraio e si presenta come un salame sottile, colore chiaro, forma allungata sino a 20 cm, piccante e con un peso che può raggiungere il mezzo chilogrammo.
E’ il salame crudo di Albidona, piccolo centro situato tra l’Alto Ionio Cosentino e il massiccio del Pollino, ai confini della Basilicata; un borgo a 810 metri s.l.m. ad appena 10 mm dal mare con panorami mozzafiato che coprono il Golfo di Taranto.
Il salame che qui si produce è uno dei prodotti agroalimentari della tradizione calabrese riconosciuti a livello nazionale ed inserito nell’elenco predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Per preparare questo gustosissimo prodotto sono necessari la carne di maiale, le interiora stretti, succo d’arancia, sale, pepe nero e rosso ed un filo di spago.
La carne è tagliata in piccoli pezzi, condita con sale e pepe (nero e rosso) e lasciata riposare per almeno otto ore.
Poi la carne – cosi sistemata – viene inserita nelle interiora (lavati e puliti con acqua calda, sale e succo d’arancia) a cui si applicano piccoli fori (con un ago) per consentire la fuoriuscita dell’aria.
Il salame è legato e “sigillato” alle estremità con il filo di spago.
Ultimo passaggio l’essiccazione, i salami sono appesi in luoghi privi di umidità e con possibilità di essere arieggiati.
Come tutti i salami anche quello crudo di Albidona può essere consumato fresco (alla brace ad esempio) o dopo la stagionatura.