Origano selvatico calabrese, “splendore della montagna”

La definizione è quella di piante officinali e si tratta di quelle specie arboree o erbacee che forniscono droghe (contengono principi attivi) o spezie che vengono utilizzate in diversi settori, dall’erboristico al farmaceutico, dall’alimentare al cosmetico. Si tratta di piante le cui proprietà hanno trovato un grande impiego nelle “mitiche” officine erboristiche del Medioevo. Nascono spontaneamente e sono diffuse nelle zone interne, collinari o montane, del Meridione e la Calabria ne è ricca.
Attualmente sono utilizzate per circa il 70% nelle industrie liquoristiche, farmaceutiche, cosmetiche, residuale invece l’uso alimentare. Nell’ampia categoria di piante officinali rientra a pieno titolo il noto ed apprezzatissimo Origano (in calabrese “ariganu”), il nome ha una derivazione greca ed il suo significato è, non a caso evidentemente, “ornamento o splendore della montagna”. Ben 42 le specie le specie esistenti, quelle più diffuse sono: Origanum heracleoticum, Origano vulgare (diffuso in Calabria), Origanum onite, Origanum majorana.
La pianta nasce e si sviluppa in ambienti collinari e montani con altitudini variabili dai 400 ai 1800 metri s.l.m., preferisce suoli ricchi di sostanza organica ma è capace di adattarsi anche in suoli poveri ed è per questo che l’origano cresce su terreni incolti o sassosi. Fiorisce a maggio ed il suo profumo, inebriante ed intenso, dipende dall’esposizione alla luce. La raccolta è per i calabresi una vera e propria tradizione: si raccoglie a giugno, viene diviso a mazzetti, avvolto nella carta ed essiccato a testa in giù; successivamente viene anche sbriciolato per una più comoda conservazione. Il suo impiego nella cucina calabrese è diffusissimo, basti pensare alle olive infornate, all’insalata di pomodori arricchita dalla Cipolla Rossa di Tropea e completata dall’origano, al Morzello di Catanzaro o al semplice pane tostato con sale, olio d’oliva e, appunto, origano. Apprezzabile anche l’impiego nell’ambito dell’aromaterapia ed i suoi infusi, peraltro, sono considerati salutari contro la tosse ed i disturbi digestivi.