15
Feb

Gassosa al caffè, il vintage di gusto per i cocktail

E’ una bibita che possiamo definire vintage, ha una larghissima diffusione in Calabria e rappresenta uno degli esempi della creatività agroalimentare regionale.
Va da sè che la produzione è affidata ad aziende e dunque possiamo indicarne la preparazione sono in linea generale, ciascuno dosa e miscela secondo il proprio brevetto.
Possiamo dire che gli ingredienti sono acqua, zucchero, caramello, concentrato di caffè, anidride carbonica.

Viene preparata la giusta dose nella sala sciroppo, successivamente viene mandata nel pastorizzatore, poi nella campana dosatrice, dove la bottiglia passa e ne prende la quantità giusta, infine la bottiglia passa nella riempitrice dove si finisce di riempire di acqua e di anidride carbonica, si imbottiglia e si etichetta.

Sin qui il procedimento, ma la gassosa al caffè racconta molto altro: Moka Drink, Brasilena, Caffè Siest e  Bibicaffè sono i marchi diffusi in Calabria e ciascuno con una forte caratterizzazione territoriale e provinciale tra Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria; si narra che la prima in assoluto sia la Bibicaffè con una produzione iniziata nel lontano 1941.

La gassosa al caffè, bibita che in Calabria non teme ed anzi vince il confronto con le altre blasonate ed internazionali bibite gassate, è anche ingrediente essenziale per due apprezzatissimi cocktail: il Black Jelly Bean (sambuca con ghiaccio e gassosa) e il Nero italiano (vodka con ghiaccio, gassosa e panna facoltativa).