Anicini, i dolci dal profumo intenso

E’ di origine orientale, è definito con i nomi dialettali di “aranzu” o “ananzu”, cresce in grande quantità allo stato selvatico.
E’ l’anice nero, pianta grazie alla quale si realizzano i prodotti di cui ci occupiamo e che sono stati inseriti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Calabria (leggi).
E’ una pianta il cui gusto intenso, associato ad un forte aroma, permette molti usi gastronomici, tra cui appunto i cosiddetti “anicini”. Si tratta di piccoli fragranti biscotti ottimi da accompagnare al caffé, al té o vari tipi di liquori.
Gli anicini, per la loro forma e cioè una accennata mezzaluna con visibili le mandorle, sono anche definiti cantucci calabresi. Con una fondamentale differenza però, a differenza degli originali cantucci gli anicini sono più soffici.
Gli ingredienti per la preparazione sono: farina, uova, zucchero, sambuca, semi di anice, mandorle, lievito per dolci.
La lavorazione inizia con la miscelazione di tutti gli ingredienti ed il relativo procedimento di impasto. Il prodotto viene poi modellato in cilindri schiacciati che vengono infornati al fine di indurire l’impasto. Quindi si tagliano per conferirgli la tipica forma a mezzaluna. Poi si infornano nuovamente fino a raggiungere una duratura omogenea e la biscottatura.
Sono sovente accompagnati a vini dolci e di fatto sono un prodotto tipico della Calabria ma presente anche in altre regioni (Liguria, Piemonte, Sardegna e Sicilia).