Reflusso gastroesofageo: ecco i cinque cibi da mangiare per risolvere

Il reflusso gastroesofageo, comunemente noto come reflusso, è un disturbo digestivo comune che coinvolge il ritorno involontario del contenuto gastrico dall’estomaco all’esofago. Questo tratto di connessione tra l’esofago e lo stomaco è protetto da un anello muscolare chiamato sfintere esofageo inferiore (LES), il cui ruolo è quello di impedire il reflusso acido. Quando il LES non funziona correttamente o si indebolisce, si verifica il riflusso gastroesofageo.

Questo disturbo può essere causato da una serie di fattori, tra cui una dieta poco salutare, l’eccesso di peso, il fumo, l’abuso di alcol, la gravidanza, l’assunzione di alcuni farmaci e la presenza di una ernia iatale. La condizione può manifestarsi con sintomi quali bruciore di stomaco, rigurgito acido, sensazione di pienezza o dolore toracico. Alcune persone possono anche sperimentare tosse cronica, mal di gola o difficoltà a deglutire.

Il trattamento del reflusso gastroesofageo dipende dalla gravità dei sintomi e dalla presenza di complicazioni. Le opzioni terapeutiche possono includere modifiche dello stile di vita, come adottare una dieta equilibrata, evitare cibi piccanti o grassi, perdere peso, smettere di fumare.

Un elemento chiave per alleviare il reflusso gastroesofageo è la scelta dei cibi giusti. È consigliabile consumare cibi a basso contenuto di grassi, in quanto i grassi possono rallentare lo svuotamento dello stomaco e aumentare la pressione sullo sfintere esofageo inferiore, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago. Evitare cibi fritti, latticini grassi, carne rossa e panna è quindi fondamentale.

Ecco alcuni consigli per migliorare il reflusso

Inoltre, è consigliabile preferire proteine magre, come pollo, tacchino e pesce, che sono meno propensi a stimolare la produzione di acido gastrico. I cereali integrali, come riso integrale e quinoa, possono essere inclusi nella dieta, mentre pane bianco e prodotti da forno a base di farina raffinata dovrebbero essere limitati.

Le verdure sono generalmente ben tollerate, ma è meglio evitare quelle ricche di acido come pomodori, peperoni e cipolle. Anche frutta come agrumi, ananas e frutti di bosco possono aumentare l’acidità dello stomaco, quindi è consigliabile preferire banane, mele e pere.

Le bevande possono giocare un ruolo importante nel reflusso gastroesofageo. Evitare bibite gassate, succhi di frutta acidi e alcolici è consigliabile. Bere molta acqua durante il giorno può aiutare a diluire gli acidi nello stomaco e ridurre il rischio di reflusso.

Le spezie e le erbe aromatiche possono essere usate per insaporire i piatti, ma è meglio evitare pepe nero, peperoncino e aglio in quanto possono irritare la mucosa gastrica. Optare per basilico, prezzemolo, origano e timo può essere una scelta migliore.

Le porzioni dei pasti dovrebbero essere moderate e mangiare lentamente, mastificando bene il cibo, può contribuire a una migliore digestione e ridurre il rischio di reflusso. Evitare pasti abbondanti prima di coricarsi e cercare di mantenere una postura eretta per almeno due ore dopo aver mangiato.

Infine, un aspetto spesso trascurato nella gestione del reflusso gastroesofageo è il controllo dello stress e l’adozione di uno stile di vita sano. Lo stress può influire sulla produzione di acido gastrico e sulla motilità intestinale, quindi praticare attività rilassanti come lo yoga o la meditazione può aiutare a ridurre i sintomi del reflusso.

In sintesi, per alleviare il reflusso gastroesofageo, è consigliabile seguire una dieta equilibrata e mirata, evitando cibi grassi, piccanti e acidi. Mantenere uno stile di vita sano e gestire lo stress possono essere altrettanto importanti per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. Prima di apportare modifiche significative alla dieta o allo stile di vita, è sempre consigliabile consultare un professionista medico o un dietologo per una valutazione personalizzata.